Quali mezzi di prova per dimostrare un reato fiscale? Dalla contabilità all’audizione dei professionisti fino al controllo di email e siti sociali

Quali mezzi di prova per dimostrare un reato fiscale? Dalla contabilità all’audizione dei professionisti fino al controllo di email e siti sociali

La disciplina processuale relativa ai mezzi di prova per i reati tributari è la stessa prevista per le altre fattispecie di reato. Tuttavia, alcuni tipi di mezzi di prova hanno una maggiore importanza pratica nei procedimenti penali tributari.
In primo luogo assume rilevanza la prova fornita da documenti tratti dal fascicolo conservato dall’amministrazione fiscale. In generale, questi documenti sono utilizzabili come prova nei procedimenti penali. Un’eccezione sarebbe una situazione in cui all’amministratore fiscale viene chiesto dall’autorità di polizia di ottenere attivamente determinate prove come collaboratore sotto copertura della polizia. I materiali forniti in questo modo non sarebbero utilizzabili come prova, in quanto si tratterebbe di un’elusione della legge. Se il giudice non reagisce, l’illegittimità delle prove così ottenute deve essere contestata dalla difesa. Si tenga conto che l’amministrazione fiscale non può violare l’obbligo di riservatezza nei procedimenti tributari. Ai sensi dell’art. 52 comma 1 dell’ordinamento tributario, i funzionari e le persone coinvolte nell’amministrazione fiscale sono vincolati da un obbligo di riservatezza  tuttavia essi  (entro i limiti dell’obbligo di riservatezza) possono comparire come testimoni ed essere interrogati dalla polizia sui dettagli del procedimento tributario.

In secondo luogo, un’altra autorità che può intervenire è il Finanční analytický úřad (in italiano, Ufficio di analisi finanziaria).  Specie in occasione di frodi fiscali che possono generare centinaia di milioni o addirittura miliardi di profitti vengono avviati procedimenti penali sulla base di una denuncia presentata  dall‘Ufficio di analisi finanziaria quando si è in presenza di trasferimenti di denaro sospetti. Grazie alla normativa antiriciclaggio (Legge n. 253/2008)  tale ufficio può ottenere informazioni da entità che altrimenti avrebbero un obbligo di riservatezza (vedi, per esempio, banche, ecc).  Se l’Ufficio scopre fatti che indicano che è stato commesso un reato, presenta una denuncia ai sensi del codice penale e allo stesso tempo fornisce all’autorità inquirente tutte le informazioni relative dai risultati della propria indagine.  Se l’Ufficio scopre fatti significativi per lo svolgimento delle attività della Polizia della Repubblica Ceca, degli organi dell’amministrazione finanziaria della Repubblica Ceca o dell’amministrazione delle dogane della Repubblica Ceca, informa la Polizia, la Direzione generale delle finanze o la Direzione generale delle dogane in merito a tali risultati e fornisce tutte le informazioni pertinenti dai risultati della sua indagine.

In terzo luogo in un procedimento di polizia per reati finanziari possono essere convocati esperti (commercialisti, avvocati, auditor, revisori, ecc) che in qualche modo hanno partecipato all’operazione ovvero può essere richiesta loro un’altra forma di collaborazione. In questi casi   deve essere rispettato l‘obbligo di riservatezza previsto da apposite normative (legge n. 523/1992 per i commercialisti, legge n. 85/1996 per gli avvocati, legge n. 93/2009 per i revisori contabili, ecc). Per esempio la legge n. 523 del 1992 prevede che  un consulente fiscale è tenuto a mantenere la riservatezza su tutti i fatti di cui vengono a conoscenza in relazione alla fornitura di consulenza fiscale. Solo il cliente può liberarlo da tale obbligo, anche ai fini di un procedimento penale, mediante dichiarazione, ma anche in questo caso il commercialista è tenuto al segreto se è nell’interesse del cliente. L’obbligo di riservatezza non si applica nei casi di obbligo imposto dalla legge di prevenire e denunciare la commissione di un reato.

In quarto luogo importanti mezzi di prova possono essere rappresentati dalle informazioni bancarie e dalla contabilità. Con riguardo alla prima, sebbene esista un segreto bancario, l’istituto di credito deve, anche senza il consenso del cliente, comunicare quanto richiesto se perviene una richiesta scritta dal Finanční analytický úřad (in italiano, Ufficio di analisi finanziaria) oppure dall’autorità inquirente (polizia, pubblico ministero).

La contabilità svolge anch’essa un ruolo anche se spesso i criminali la distruggono oppure la falsificano per non permettere o rendere più difficile il perseguimento dei reati.

Ecco perché assume importanza anche l’analisi dei report aziendali, della contrattualistica e sempre  maggior peso assume anche l’analisi delle risorse elettroniche specie per indagare l’elemento soggettivo. Con questa espressione si intendono i siti sociali, messenger, skype, sms, telefonate, ecc. Indubbiamente un ostacolo alla loro efficacia è rappresentata dalla massa che essi occupano nella vita di un contribuente sia esso una persona fisica o giuridica. Si impone pertanto un duro lavoro di selezione ad opera degli inquirenti.