Riforma del processo tributario e onere della prova

Riforma del processo tributario e onere della prova

La legge di riforma del processo tributario ha introdotto una specifica disposizione circa l’onere della prova in giudizio a carico dell’Amministrazione finanziaria.

Spetta allAmministrazione provare in giudizio le violazioni contestate con l’atto impugnato. Il giudice annulla l’atto impositivo della Amministrazione se la prova della sua fondatezza manca o è contraddittoria o se è comunque insufficiente a dimostrare, in modo circostanziato e puntuale le ragioni oggettive su cui si fondano la pretesa impositiva e l’irrogazione delle sanzioni.  La nuova legge poi conclude che spetta comunque al contribuente fornire le ragioni della richiesta di rimborso, quando non sia conseguente al pagamento di somme oggetto di accertamenti impugnati.

Quello che viene oggi scritto nella nuova legge che riforma il processo tributario (l’onere della prova spetta all’attore e l’attore sostanziale é spesso l’amministrazione) é un principio che, per via giurisprudenziale, già operava. Tuttavia la stessa giurisprudenza ha più volte invertito tale onere probatorio, soprattutto nelle ipotesi di contestazione dei costi portati in deduzione o dell’imposta portata in detrazione, stabilendo tout court che l’onere della prova spetti al contribuente. Spetta al contribuente dimostrare la riferibilità di un costo all’attività dell’impresa ovvero all’oggetto sociale dell’impresa. Oppure: nella ipotesi di accertamento circa la inesistenza, totale o parziale, delle operazioni commerciali fatturate, in passato i giudici hanno affermato che, a fronte della provata contestazione di operazioni (soggettivamente o oggettivamente) inesistenti, il contribuente ha l’onere di dimostrare la fonte legittima della detrazione o del costo altrimenti indeducibile, non essendo sufficiente, a tal fine, la regolarità formale delle scritture o le evidenze contabili dei pagamenti, in quanto si tratta di dati e circostanze facilmente falsificabili. Cosa cambia allora con la nuova legge ? Cambia che  l’onere della prova dovrebbe rimanere sempre a carico dell’Amministrazione finanziaria, e quindi anche nei casi sopra  evidenziati, nei quali la Corte di Cassazione ha più volte invertito l’onere della prova.

Faranno naturalmente eccezioni tutte quelle ipotesi in cui l’inversione dell’onere della prova è conseguenza di una cd. presunzione legale (relativa o assoluta). Per esempio: esiste una presunzione legale relativa  di residenza in Italia per i contribuenti che si sono trasferiti in paradisi fiscali, di imponibilità dei capitali detenuti in paradisi fiscali in assenza di compilazione del quadro RW, di imponibilità dei movimenti bancari non giustificati

Brno, 1.10.2022