Il conto PayPal va dichiarato al Fisco italiano?

Il conto PayPal va dichiarato al Fisco italiano?

Come noto le persone fisiche che hanno un qualsiasi deposito all’estero sono obbligate al “monitoraggio fiscale”. In particolare il conto corrente estero va indicato nella dichiarazione solamente se durante l’anno ha superato una giacenza media trimestrale di 5.000 euro oppure se ha superato, anche per un solo giorno, l’importo di 15.000 euro.

Per capire se anche Paypal rientra nella categoria dei conti correnti, bisogna determinare quale sia la sua natura. Esistono sostanzialmente due tesi che si contrappongono. Dall’adesione all’una o all’altra, cambia la risposta alla nostra domanda.

Per la prima, PayPal é un conto corrente estero perché consente di effettuare e ricevere pagamenti, di trasferire soldi in qualsiasi parte del mondo o di conservarli in deposito, pur rimanendo gli stessi nella disponibilità giuridica e materiale del titolare. Quindi chi sostiene questa tesi afferma che il conto PayPal non va quindi dichiarato se ha una giacenza media di 5.000 euro o se il deposito supera, anche per un solo giorno, la soglia di 15.000 euro. Diversamente, oltre tali soglie, opererebbero tutti gli obblighi di monitoraggio previsti per i conti stranieri, con pagamento anche dell’Ivafe.

Per la seconda tesi, il conto PayPal non è un comune conto corrente: si tratterebbe di una piattaforma on line di trasferimento di denaro finalizzata in prevalenza alla transazione di beni e servizi tramite circuiti abilitati. Anche se opera come un conto corrente, sotto l’aspetto giuridico non andrebbe confuso con esso in quanto non comporta obblighi, oneri o canoni. È solo una piattaforma online che può essere collegata al proprio conto corrente ordinario o alla propria carta di credito. Secondo questa tesi non sussiste, sempre e comunque, alcun monitoraggio fiscale sul conto PayPal, non si è tenuti a compilare il quadro RW del modello Redditi delle persone fisiche Il contribuente dovrebbe quindi ritenersi esonerato dall’obbligo di denunciare il conto PayPal come invece per qualsiasi altro conto all’estero.

L’Agenzia delle entrate non ha ancora preso posizione. Tuttavia la prassi registra quanto segue: se sul conto PayPal risultano movimentazioni o depositi non giustificati dalla dichiarazione dei redditi del suo titolare – si pensi al caso di chi utilizza un conto Paypal per accreditare redditi in nero o ricavi non dichiarati del trading online – allora potrebbe scattare un accertamento fiscale. Ad un invito dell’Agenzia delle entrate a fornire chiarimenti e giustificazioni seguirebbe, nel caso di irregolarità, l’invito a trovare un accordo per regolarizzare la posizione. In questo modo, si possono sanare eventuali illeciti fiscali riducendo il volume delle sanzioni. Questo significa che, al pari di quanto succede con il conto corrente nazionale, anche sul conto PayPal bisogna far transitare solo i redditi che possono essere giustificati, consapevoli che l’eventuale assenza di prove scritte potrebbe determinare un accertamento fiscale.

Brno, 8.11.2021