Cade il suffisso «-ova» nei cognomi femminili cechi? Il Parlamento ceco sta discutendo un progetto di legge sul tema

Cade il suffisso «-ova» nei cognomi femminili cechi? Il Parlamento ceco sta discutendo un progetto di legge sul tema

Da una parte la Commissione „amministrazione pubblica“ della Camera dei deputati, e dall’altro il Governo: è scontro infatti sulla proposta, proveniente da un esponente del partito dei Pirati e da una esponente del partito ANO, di cancellare l’obbligo per le donne nella Repubblica ceca di portare il cognome con il suffisso «-ova» (che indica appartenenza/possesso del soggetto a cui il suffisso viene collegato). Circostanza che si verifica per esempio in caso di matrimonio dove al cognome del marito viene aggiunto, appunto, il suffisso di appartenenza «-ova» oppure si verifica nel rapporto di filiazione tra padre e figlia dove quest’ultima prendere il cognome del padre, aggiungendovi il suffisso in questione. Come premesso, la Commissione è favorevole, mentre il Governo è contrario: infatti quest’ultimo rimane convinto della non necessità di un tale cambiamento, trattandosi di una peculiarità del sistema grammaticale ceco che dovrebbe  essere preservata.

I promotori della legge affermano che l’attuale situazione legale permette in rari casi di non utilizzare il suffisso «-ova» : per esempio quando una donna contrae matrimonio con uno straniero, quando decide di rinunciare alla cittadinanza ceca in favore di una cittadinanza straniera oppure quando risiede all’ estero. Il progetto di legge vuole in sostanza liberalizzare il sistema permettendo alle donne di decidere circa il cognome: in sostanza se aggiungere o non aggiungere il suffisso «-ova» al cognome del marito. La Commissione amministrazione pubblica ha inserito nella legge sull’anagrafe questa modifica, tuttavia una prima decisione spetterà all’aula della Camera dei deputati in una votazione che si svolgerà a cavallo tra maggio e giugno.

 

Brno, 20.5.2020