Approvata la „Lex COVID“ (legge n. 191/2020)

Approvata la „Lex COVID“ (legge n. 191/2020)

Al fine di fronteggiare gli effetti dell’epidemia di coronavirus SARS CoV-2, il Parlamento ceco ha adottato la legge 191 del 2020 che contiene alcune modifiche legislative che intervengono essenzialmente in 4 aree: 1. disciplina dei termini processuali ed amministrativi, 2. tutela delle  vittime nei procedimenti penali, 3. diritto societario, 4. diritto concorsuale e procedure esecutive.

Con riguardo alla prima area di intervento, il legislatore ha voluto approntare una disciplina volta a far si che, nel caso in cui ci sia una scadenza di termine nei processi  civili, penali, nelle procedure fallimentari ed esecutive  e nei procedimenti aventi natura amministrativa, termine al quale è collegato il compimento di un atto, operi la sospensione del suddetto termine per la durata della emergenza sanitaria. Infatti è logico pensare che, a causa delle limitazioni derivanti dai provvedimenti governativi, il soggetto tenuto al rispetto del termine possa essere impedito nella sua attività (es. deposito di un atto in Tribunale, ecc.).

Con riguardo all’area del diritto societario, sono numerose le novità. Come accennato, il governo ha disposto limitazioni al diritto di circolazione, di riunione ed ad altri diritti fondamentali per motivi sanitari. Tale misura condiziona inevitabilmente anche la vita delle persone giuridiche, per esempio su quella delle società commerciali. La lex COVID dispone che un organo di una persona giuridica possa assumere decisioni al di fuori della riunione fisica, in forma scritta o utilizzando mezzi tecnici (quindi a distanza), anche se non espressamente indicato dallo statuto societario o nell’atto costitutivo. Per quanto riguarda, invece, le approvazioni dei bilanci di esercizio, si statuisce che il termine per la chiusura dei bilanci (di norma entro il 30 giugno) di una società a responsabilità limitata (in ceco: s.r.o.) , di una società per azioni (in ceco: a.s.) e di una cooperativa è rinviato di tre mesi, a partire dalla data della revoca dello stato di emergenza, in ogni caso non oltre il 31 dicembre 2020.

Con riguardo, invece, alla quarta area, al fine di dare respiro alle società che sono già in sofferenza economica, la lex COVID viene loro incontro prevedendo la sospensione dell’obbligo del debitore, sia esso una persona giuridica o un imprenditore autonomo, di presentare richiesta per l’avvio della procedura di insolvenza, in caso di fallimento, per sei mesi dalla revoca dello stato di emergenza, in ogni caso non oltre il 31 dicembre 2020. L’eventuale richiesta del creditore presentata prima del 31 agosto 2020 non sarà presa in considerazione. Nel corso di questa moratoria, il debitore è tutelato anche rispetto alla eventuale risoluzione di contratti per la fornitura di energia, materie prime, beni e servizi offrendo la possibilità al debitore di pagare gli obblighi direttamente correlati al mantenimento della continuità operativa dell’impresa con priorità rispetto ai pagamenti di debiti precedenti. La legge COVID, infine, stabilisce che non possa essere effettuata da parte di un ufficiale giudiziario fino al 30 giugno 2020 un’esecuzione forzata mobiliare salvo il caso in cui  il debitore sia d’accordo o si tratti di un credito alimentare oppure di un credito per il risarcimento del danno alla salute. Inoltre il giudice non potrà dare corso fino al 30 giugno 2020 alla decisione sull’esecuzione forzata tramite vendita di un bene immobile che rappresenti per il debitore la propria residenza.

Brno, 26.4.2020