Reverse charge generalizzato in Repubblica ceca dal 1.1.2020

Reverse charge generalizzato in Repubblica ceca dal 1.1.2020

L’applicazione temporanea del reverse charge in modo generalizzato in Repubblica Ceca è stato autorizzato dal Consiglio dell’Unione per tutte le operazioni I.V.A. al di sopra di 17.500 euro. Attenzione però in quanto si tratta di una deroga di carattere temporaneo in quanto avrà validità dal 1° gennaio 2020 al 30 giugno 2022 (in attesa che la legislazione ceca adotti i passaggi tecnici necessari). Come noto, essa è mirata a contrastare le frodi e a ridurre il tax gap Iva. Questa misura dovrebbe, secondo alcune stime, dovrebbe portare alle casse ceche 10 miliardi di corone in più, all’incirca 400 milioni di euro pari cioè al 20% dell’ammanco Iva registrato dal Paese nel 2017, 2 miliardi di euro.

Ricordiamo che in base ad una direttiva UE, la n. 2018/2057 del 20 dicembre 2018 possono accedere al GRCM (Generalised reverse charge mechanism) solo i Paesi membri che: 1) presentano stringenti requisiti, ovverosia un tax gap Iva (riferito al 2014) superiore di almeno 5 punti percentuali rispetto alla media europea e derivante per oltre il 25% da fenomeni associabili alle frodi carosello, 2) possano dimostrare l’inefficacia di altre misure di controllo.

La Repubblica Ceca è uno dei Paesi europei che presentano un tax gap I.V.A. superiore alla media Ue. Nell’ultimo report pubblicato in materia, riguardante il 2017, la percentuale dell’I.V.A. sottratta all’Erario ceco si è attestata al 12,4% a fronte di un dato complessivo dell’Unione pari al 11,2% e a una media del 10,1%. Il via libera del Consiglio dell’Unione europea tiene conto però dei dati al 2014, in cui il tax gap ceco si attestava al 16,14% a fronte di una media europea del 10,4%.

 

Brno, 12.12.2019