AVETE UN CREDITO O UN DEBITO? INFORMAZIONI UTILI SUL PROCEDIMENTO ESECUTIVO IN REPUBBLICA CECA

AVETE UN CREDITO O UN DEBITO? INFORMAZIONI UTILI SUL PROCEDIMENTO ESECUTIVO IN REPUBBLICA CECA

Il procedimento esecutivo è un procedimento disciplinato dalla legge  n. 120/2001 (di seguito: ordinamento dell’esecuzione forzata) il cui obiettivo è permettere al creditore (věřitel/oprávněný) di ottenere dal debitore (dlužíkl/povinný) il soddisfacimento del proprio credito.

Con il presente contributo vogliamo spiegare quello che concretamente accade al debitore nel caso in cui una sua obbligazione non venga adempiuta ed il creditore decida di attivare questa procedura esecutiva.

In primo luogo il creditore, per attivare un’esecuzione, deve essere munito di un titolo giuridico (es. una sentenza, un atto pubblico o notarile avente forza esecutiva, ecc.) che precisi la ragione che ha dato origine al credito e quale sia la prestazione che ci si aspetta dal debitore (es. restituire una cosa, pagare una somma di denaro, ecc.).

Il creditore deve rivolgersi non ad un giudice, ma ad un ufficiale giudiziario (soudní exekutor): si tratta di un professionista privato (non è un impiegato dello Stato come in Italia), iscritto in un apposito albo tenuto dallo Stato, il quale, ricevuta l’istanza del creditore, viene autorizzato dal Giudice dell’esecuzione a iniziare la procedura esecutiva.

L’ufficiale giudiziario, munito di titolo esecutivo (exekuční titul) e dell’autorizzazione del giudice (pověření), inizia la fase esecutiva inviando al debitore due distinti documenti:

  • il Vyrozumění o zahájení exekuce (Avviso di inizio di un’esecuzione)
  • la Výzva ke splnění vymáhané povinnost (Invito ad adempiere ad un obbligo)

Nel primo documento (Vyrozumění o zahájení exekuce), che viene notificato al debitore, l’ufficiale giudiziario indica chi è il creditore, quale titolo giuridico viene fatto valere, vengono specificati gli estremi della decisione del giudice che ha concesso l’autorizzazione nonché l’importo da pagare.

L’ufficiale giudiziario, per legge, deve avvertire il debitore della possibilità di presentare domanda di:

  • interruzione dell’esecuzione (zastavení exekuce), se si verificano i presupposti indicati nell’art. 55 della legge 120/2001
  • sospensione dell’esecuzione (odklad exekuce), se si verificano i presupposti indicati nell’art. 54 della legge 120/2001
  • ricusazione della persona dell’ufficiale giudiziario nei casi indicati dall’art. 29 della legge 120/2001 (in sostanza si mette in discussione l’imparzialità dell’ufficiale giudiziario: es. ha rapporti di parentela stretta con il creditore oppure lui stesso è a sua volta creditore o debitore del creditore, ecc.)
  • unificazione dell’esecuzione in corso con altre procedure esecutive promosse contro lo stesso debitore

Il consiglio è quello di verificare insieme ad un legale se esistono i presupposti per contrastare la  procedura esecutiva mediante la presentazione di una delle domande di cui sopra.

Altrettanto importante, e spesso fonte di non poche sorprese, è il contenuto dell’invito ad adempiere ad un obbligo (Výzva ke splnění vymáhané povinnost) contenente l’invito rivolto al debitore di pagare entro 30 giorni il debito unitamente (si badi) alle spese della fase esecutiva. Le spese in questione sono un aspetto da non trascurare: sono rappresentate dall’onorario dell’ufficiale giudiziario, dalle imposte (IVA calcolata sull’onorario dell’ufficiale giudiziario), dalle spese legali affrontate dal creditore per attivare la fase esecutiva. La voce spesso più corposa, e sorprendente, è rappresentata proprio dall’onorario dell’ufficiale giudiziario, il cui ammontare varia a seconda dell’importo oggetto del recupero o del valore della cosa da recuperare (in altre parole, maggiore è il credito che viene recuperato e maggiore sarà l’onorario dell’ufficiale giudiziario).  Il calcolo dell’onorario è determinato dall’applicazione di appositi criteri contenuti nella legge.

Risulta molto importante sapere che, qualora il debitore pagherà entro i sopra citati 30 giorni, l’onorario dell’ufficiale giudiziario è dimezzato (50% dell’onorario pieno calcolato in base alla legge), diversamente, ovverosia in caso di pagamento successivo alla scadenza del termine di 30 giorni,  l’onorario sarà pieno (100%).

Nell’invito, pertanto, il debitore potrà leggere la somma completa da pagare (debito + spese dell’esecuzione) a seconda che decida di saldare prima o dopo il  termine di 30 giorni decorrenti dal ricevimento dei documenti che stiamo esaminando (il loro recapito è contestuale). Il pagamento può essere svolto mediante bonifico bancario sul conto dell’ufficiale giudiziario (si badi, non del creditore) oppure mediante pagamento in contanti presso l’ufficio dell’ufficiale giudiziario.

In caso di pagamento, la procedura esecutiva si ferma e viene emesso dall’ufficiale giudiziario il příkaz k úhradě nákladů exekuce. 

Invece, in caso di mancato pagamento, come continua la procedura ?

Si apre una seconda fase che vede il suo punto di inizio nell’emissione, sempre da parte dell’ufficiale giudiziario, di un ordine di esecuzione (exekuční příkaz) contro il debitore. Ha quindi luogo la fase più strettamente esecutiva: in altre parole, l’ufficiale giudiziario ha il diritto di ricercare i beni appartenenti al debitore, di bloccarli in favore del creditore e, se non si tratta di denaro, di venderli all’asta per permettere al creditore di soddisfarsi sul ricavato. Questi passaggi sono l’essenza dell’esecuzione forzata.

La ricerca dei beni da aggredire potrà assumere le seguenti forme:

  • Pignoramento del conto corrente in un istituto di credito (Přikázání pohledávky z účtu u peněžního ústavu): l’ufficiale giudiziario, mediante l’impiego delle banche dati a cui, per legge, può accedere, cerca il denaro sui conti correnti intestati al debitore e blocca il conto o i conti, impedendo al titolare di svolgervi le ordinarie operazioni bancarie (ritiro del denaro, disposizione di bonifici bancari, ecc). Al fine di impedire che il debitore rimanga senza le fonti di sostentamento basilari, la legge consentirà al debitore di prelevare una volta soltanto, per tutta la durata della esecuzione, una somma doppia a quella che rappresenta il minimo vitale stabilito dalla legge. Quindi 2 x 3410 CZK= 6820 CZK.
  • Trattenuta sulla retribuzione o di altri redditi (Srážka ze mzdy a jiných příjmů): l’ufficiale giudiziario, accanto al pignoramento del conto corrente, specie se quest’ultimo non sia capiente per garantire il soddisfo dell’intero credito e delle spese dell’esecuzione, intimerà al creditore del debitore (es. nel caso di rapporto di lavoro subordinato, il datore di lavoro; nel caso di un’impresa, i suoi clienti) di non pagare il debitore bensì l’ufficiale giudiziario procedente. Anche in questo caso la legge prevede che l’importo della retribuzione (o degli altri redditi) non possa essere trattenuto al 100% bensì solo nei limiti fissati dalla legge. Il motivo è chiaro: si presume, per esempio, che il reddito da lavoro subordinato/autonomo serva per il soddisfacimento dei bisogni essenziali del debitore e della sua famiglia.
  • Vendita di beni mobili (Prodej movitých věci): in questo caso l’ufficiale giudiziario pone un sigillo sui beni mobili di cui è proprietario il debitore, disponendo il pignoramento dei beni che si trovano in ambienti di proprietà o nella disponibilità del debitore (es. si pensi ai beni che si trovano nel suo appartamento, nella sua automobile, sulla sua persona). Qualora vengano pignorati beni di terzi, costui entro 30 giorni potrà presentare istanza rivendicando la restituzione del bene che gli appartiene. Ancora una volta la legge pone limiti al potere del soudní exekutor vietando il pignoramento di determinati beni a tutela della posizione del debitore (es. non si possono pignorare le sedie, il letto, l’anello nuziale, carrozzella, il bastone di sostegno, ecc.). Qualora, erroneamente, vengano pignorati beni impignorabili, il debitore può presentare istanza entro 15 giorni per l’interruzione parziale (in quanto limitata ad alcuni beni) della procedura esecutiva.
  • Vendita di beni immobili (Prodej nemovitých věci): il pignoramento di beni immobili non sempre coincide con la sua successiva ed effettiva vendita. In ogni caso l’ufficiale giudiziario nominerà un perito che dovrà stabilire il valore del bene immobile. Sulla base della perizia, l’ufficiale giudiziario emetterà un’ordinanza (usnesení) nella quale fisserà il prezzo dell’immobile oggetto dell’esecuzione forzata. Successivamente stabilirà la data dell’asta nel corso della quale si procederà alla vendita del bene. Se si tratta dell’immobile usato dal debitore per viverci, lui e la sua famiglia, sono previste dall’ordinamento particolari cautele.

La parte finale dell’esecuzione finale registra, in caso di esito favorevole, il soddisfacimento  del credito e delle spese della procedura pertanto l’esecuzione potrà considerarsi conclusa con l’emissione da parte dell’ufficiale giudiziario del příkaz k úhradě nákladů exekuce. 

Brno, 1.10.2019